Il corso si qualifica come " essenziale" in rapporto ad alcune sue caratteristiche :
- l'insegnamento concerne tutte quelle operazioni fondamentali di fotoritocco che, più frequentemente, ci trova a dover o voler realizzare.
- la utilizzazione, senza sacrificio di risultati, dei soli strumenti di più semplice utilizzazione al fine di non scoraggiare il neofita proponendo metodi che, sebbene più raffinati, risultano di difficile apprendimento.
- mantenere gli interventi entro i limiti del perfezionamento delle riprese, con quasi totale esclusione di quelli volti a manipolazioni che mirano a produrre immagini distaccate dalla realtà comunque intesa.
In base a quest'ultimo punto si precisa che nel corso si userà di proposito il termine fotoritocco e non post-produzione. Con tale diversa terminologia si vuole operare una distinzione tra interventi volti a recuperare la corretta rappresentazione della realtà da quegli interventi che mirano a creare una immagine intenzionalmente manipolata senza alcuna preoccupazione del "reale".
In questo caso, è parere dell'autore, che non ci si trovi più nell'ambito della fotografia ma di fronte ad immagini "prodotte a posteriori", cui più si addice il termine di
post-produzione.
Il confine tra i due generi non è netto e, sicuramente, personale.
Ciò che, tuttavia, appare certo è che vi sono immagini essenzialmente creative che sicuramente non hanno alcun valore di testimonianza del reale ; sia esso inteso in modo rigoroso, sia inteso come rappresentazione della percezione emotiva.
Il limitare il corso agli interventi di ritocco costituisce un orientamento coerente anche con quanto esposto nel corso di fotografia, ribadendo in tal modo che è fondamentale sottrarsi all'idea che con il digitale si possa scattare senza troppa attenzione " tanto poi....
La ripresa deve sempre essere accurata : il ritocco deve restare una opzione riservata a correggere involontari errori, a modificare l' inquadratura (come già si faceva per la pellicola) ed a realizzare quelle correzioni che si rendono necessarie per superare alcune limitazioni del mezzo tecnico (essenzialmente : linee cadenti, riprese di scene che presentano un contrasto così elevato che non può essere correttamente registrato dal sensore, ecc.).
Si tenga presente che errori di rilievo, anche quando possono essere corretti, non consentiranno mai di ottenere quella immagine che si sarebbe ottenuta con una ripresa ben effettuata.
In questa ottica si comprende anche la scelta di non considerare quegli strumenti che prevalentemente appaiono volti ad interventi più manipolatori.
Destinatari del corso
Il corso si rivolge a quanti non abbiano dimestichezza con software di fotoritocco o ne abbiano una conoscenza limitata ad alcuni modesti interventi offerti dai più semplici programmi gratuiti.
Obbiettivo del corso è fornire strumenti che, pur avvalendosi di software totalmente gratuito,.
consentono una considerevole possibilità di intervento.
Per coerenza con quanto sopra esposto ed in considerazione che il corso si rivolge fondamentalmente ad un pubblico di fotoamatori, sono stati adottati due principi:
- si è cercato di utilizzare un numero limitato di strumenti; ciò al fine di non "disorientare" il principiante costringendolo ad assimilare un gran numero di nozioni.
- gli interventi saranno riferiti solo a quanto è possibile operare su immagini in formato "Jpg"
Questa seconda limitazione deriva dalla consapevolezza che, di norma, il dilettante possiede una fotocamera che non dispone del formato "Raw" e che, molto spesso, anche quando ne dispone, i suoi scatti vengono eseguiti in "jpg".
Il formato "Raw, peraltro, non è un formato "universale" che, come il jpg, viene letto da ogni software di fotoritocco.
Il formato Raw consente amplissime possibilità di intervento, inimmaginabili con altri formati, ma occorre disporre di programmi di " ritocco" forniti dallo stesso produttore della fotocamera, oppure di programmi professionali (di costo assai elevato) per i quali è sempre prudente accertarsi della loro compatibilità con il Raw della propria fotocamera.
La netta preferenza data a GIMP in questo corso mira a porne in risalto le sue potenzialità ed incoraggiare ad un suo approfondimento avvalendosi, sia dei tutorials reperibili in internet sia della guida "on line".
Struttura del corso
Come può essere rilevato dall'indice, riportato nella pagina seguente, il corso è stato strutturato in più sezioni :
- Interventi sull'intera imagine
- correzioni
- dal colore al bianco e nero
- viraggio
- Interventi su parte dell'immagine
- Tecniche particolari
Orientamento didattico
La struttura dell'indice, sopra riportata, risponde a criteri didattici e di consultazione
- anticipare gli interventi di carattere generale, sia in quanto sono quelli più frequentemente ricercati dal principiante, sia per consentire di familiarizzare con quegli stessi comandi che verranno utilizzati anche quando si vorrà intervenire solo su determinate zone;
- graduare le tipologie di intervento secondo una crescente ricerca di espressività.
- riservare una apposita sezione quegli interventi correttivi che, pur essendo metodi di "superamento" dei limiti tecnici della fotocamera, vanno oltre l'uso degli strumenti correttivi offerti dai comuni programmi di fotoritocco.
- proporre solo al termine operazioni, quali il passaggio al bianco e nero ed il viraggio, che presuppongono una più intensa ricerca espressiva e, nel caso del viraggio, un certo allontanamento dalla fotografia intesa come testimonianza del reale.
In ciascuna sezione, come meglio evidenziato nella pagina successiva, gli interventi sono proposti secondo il tipo di risultato che si mira ad ottenere.
Ciò in quanto, molto spesso, il fotografo dilettante appare più interessato a sapere come fare una determinata cosa, che ad apprendere le potenzialità offerte da un programma di fotoritocco.
E' importante far rilevare che la struttura dell' indice, tuttavia, non corrisponde a quella effettiva del corso
Così, ad esempio, la parte che tratta della regolazione della "Tonalità e Saturazione" prosegue, senza soluzione di continuità, a trattare del Passaggio al Bianco e Nero e del Viraggio.
Analogamente, la sezione dedicata alla "Nitidezza" dell'intera immagine prosegue trattando del recupero limitato a parti di essa.
Questa impostazione consente al lettore di decidere il tipo di approccio al corso :
- limitarsi a cercare la soluzione del suo problema
- apprendere in modo esaustivo un determinato argomento.
Un capitolo a parte è rappresentato dagli strumenti selezione la cui conoscenza è indispensabile per qualsiasi intervento concernente solo parte dell'immagine.
Si segnala, infine, ancora un' ultima scelta didattica :
Le immagini utilizzate sono volutamente fortemente carenti : ciò al fine di mostrare le ampie ( ma non illimitate ) possibilità di recupero.
Ne consegue, talvolta, una non totale equivalenza con una immagine correttamente ripresa
Questo è appunto quanto si vuole che venga compreso : le immagini debbono essere riprese con cura
L'intero corso farà riferimento sempre e soltanto a GMP 2.6 che può essere scaricato gratuitamente.
L'aggiornamento relativamente frequente di GIMP non provoca variazioni tali da inficiare la validità del corso in quanto gli strumenti di ritocco qui illustrati sono quelli di più semplice impiego non soggetti a variazioni sostanziali.
La loro attualità sarà comunque verificata periodicamente dall'autore del corso e, in ogni caso, sarà gradita qualsiasi segnalazione.
Le differenze con le versioni meno recenti, infatti, non presentano differenze di un qualche rilievo per quanto riguarda il programma di questo corso essenziale.
Il riferimento ad un programma disponibile gratuitamente appare l'unica scelta logica per un corso che, rivolgendosi a fotoamatori, renderebbe inutile qualsiasi insegnamento concernente programmi più complessi il cui costo non li rende disponibili ai più.
Peraltro, GIMP non presenta limitazioni di rilievo rispetto a programmi più famosi, salvo per professionisti interessati a lavori con il settore dell'editoria.
Chi disponga di un altro programma più semplice non ha motivo di abbandonarlo : gli potrà riuscire utilile nella fase di familiarizzazione con GIMP e, forse, anche in seguito.
Talvolta taluni semplici interventi potrebbero risultare di più semplice realizzazione, mentre per altri si renderà indispensabile ricorrere a GIMP.
Avvalersi di più programmi può riuscire scomodo, ma non necessariamente sconsigliabile.
L'utilizzo di più programmi per il ritocco di una stessa immagine non costituisce, del resto, una reale grave complicazione, essendo sufficiente eseguire prima alcune operazioni, salvare l'immagine corretta e, ove necessiti, proseguire il lavoro aprendo GIMP.
Tuttavia, poiché l'intento del corso è quello di presentare gli interventi nella maniera più semplice affinché i ritocchi possano essere eseguiti senza troppe difficoltà, dopo una prima fase di "acclimatamento", difficilmente si avrà motivo di ricorrere ad altri software.
L'intento è di invogliare, attraverso questa prima introduzione, all'approfondimento di GIMP che è un software assai versatile ed indispensabile per l'esecuzione di interventi che travalichino gli scopi del presente corso o per chi voglia andare oltre il "ritocco" di una immagine per giungere, partendo da una fotografia, ad immagini estremamente personalizzate, sino a far perdere traccia della loro origine: così come mostrato in una delle sezioni della Galleria fotografica.