Corso di fotoritocco - HDR e Blending exposure

HDR - High Dynamic Range : Indicazioni preliminari

Anche per questa tecnica ci si atterrà essenzialmente all'ipotesi che si disponga di una sola immagine : sempre in considerazione del fatto che i dilettanti, generalmente, dispongono di fotocamere NON dotate di "brackting" e non usano portare con loro un cavalletto.
Tuttavia, nell'ultima sezione, viene presentata una applicazione di multi-esposizione effettuata con cavalletto, ma senza fare ricorso al brackting.

Scelta della immagine di base

Avvalendosi di una sola immagine di base, occorre che questa abbia caratteristiche adeguate per ottenere valide immagini derivate in sovra e sotto esposizione.
Per le modalità di ripresa si rinvia all'apposita sezione.

Si tenga tuttavia presente che con la tecnica HDR, la creazione delle immagini da utilizzare presenta qualche differenza con quanto indicato nella sezione citata per cui è raccomandabile consultare le esemplificazioni relative alle due tacniche HDR qui citate.

Ciò che conta è, comunque, scegliere come immagine di base quella più idonea, vale a dire la più equilibrata.
In presenza di una grande differenza di illuminazione, la cosa veramente importante è assicurarsi che l'immagine di base abbia una buona leggibilità delle alte luci.

Il fatto di poter operare partendo da una sola immagine, consente anche la possibilità di recuperare immagini involontariamente esposte in modo insoddisfacente, purché non siano bruciate le alte luci.

Vantaggi della tecnica HDR

Le differenze rispetto alla Blending exposure sono, praticamente, già state illustrate nella sezione Aspetti Generali

I vantaggi consistono essenzialmente nella maggiore profondità di colore che caratterizza le immagini HDR.
Tuttavia, come si è avuto modo di osservare, la loro fruibilità è legata alla disponibilità di un editor capace di riprodurre immagini a più di 8 bit.
Restano comunque almeno tre vantaggi :

  1. la possibilità, tramite il processo di " mappatura" (Tone mapping), di ottenere immagini assai sfumate nei colori e nelle luci, anche se sono prodotte ad 8 bit.
  2. la semplicità della procedura, particolarmente in Photomatix
  3. la possibilità di ottenere, da alcuni programmi per HDR, straordinarie immagini di gusto estremamente pittorico.
    Possibilità, questa che, se porta l'immagine fuori del campo fotografico, come inteso in questo corso, può risultare di grande interesse per chi ami questo genere di elaborazioni.

Svantaggi della tecnica HDR

I principali svantaggi per chi voglia operare in multi- esposizione sono già stati considerati trattando degli Aspetti generali.
Essi consistono. essenzialmente nelle difficoltà di ripresa. Il ricorso alla singola immagine permette di superare tali problematiche, ma incide sulla qualità dei risultati.

Rispetto alle tecniche di semplice miscelazione gli svantaggi sono assai limitati
Essenzialmente si riducono al minor grado di libertà lasciato all'operatore che si trova ad avvalersi di un programma che opera in automatico.

Rispetto a quest'ultimo punto occorre. tuttavia fare due precisazioni :

  1. esiste la possibilità di influire sul risultato in un duplice modo :
    • utilizzando immagini derivate con differenti gradi di esposizione ( non va dimenticato che le immagini che si vengono a fondere sono state da noi prodotte a nostro arbitrio)
    • modificando i Valori di EV (luminosità delle immagini) che il programma attribuisce a quelle utilizzate per la fusione.
  2. Utilizzando un programma per HDR che offra maggiori possibilità di regolazione : Qtpfsgui offre più "operatori" e ciascuno dispone di funzioni diverse di regolazione.

Fasi di lavoro

Quella che segue è una sintesi dei diversi passi di una elaborazione in HDR.

Appare ovvio che il ricorso ad una sola immagine di base, presuppone una fase preliminare che consiste nella creazione di altre immagini in sovra e sotto esposizione

Le fasi di lavoro, pertanto, saranno le seguenti :

  1. Preparazione delle immagini derivate, con diversa esposizione.
  2. allocazione della immagine di base e di quelle derivate in una stessa cartella (in cui siano presenti solo le immagini da utilizzare)
  3. avvio del programma HDR
  4. fusione delle immagini e creazione di una immagine HDR
  5. trattamento dell'immagine HDR con la funzione di Tone mapping
  6. salvataggio dell'immagine finale

Si tenga presente che questa è una elencazione di estrema sintesi, ma che, a seconda del programma utilizzato. ciascuna fase si svolge con modalità diverse.

Ogni cosa risulterà ben chiara prendendo visione sia delle indicazioni particolari, relative alle due tecniche qui presentate, che delle successive esemplificazioni :

HDR in Photomatix

HDR in Qtpsfgui

I programmi citati per queste applicazioni possono essere scaricati gratuitamente dai links sotto riportati.

Versione Zip

  1. Photomatix basic.zip (italiano)
  2. Qtpfsgui.zip (italiano)

Versione exe

  1. Photomatix1.2.1 (portoghese)
  2. Qtpfsgui1.9.3 (italiano)

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