Corso di fotoritocco - Correzione dell'esposizione

Modificare l'esposizione dell'intera immagine

Correggere l'esposizione significa scurire o schiarire una immagine che si considera non correttamente esposta.
Si tenga presente che, per piccole differenze di luminosità, la corretta esposizione è un fatto di gusti personali.
Qui verrà esaminata la correzione di immagini volutamente sotto esposte e sovra esposte di 1 diaframma e di 2 diaframmi.
Verranno pertanto mostrate sia l'immagine che si assume come correttamente esposta, che quelle con esposizione evidentemente errata
Per ognuna di esse si indicheranno le correzioni apportate ed il risultato finale.

Si deve tenere presente che quando si modifica l'esposizione vengono a modificarsi la saturazione dei colori ed il contrasto. L'entità di queste alterazioni dipende dalle caratteristiche dell'immagine e, soprattutto, dall'entità della correzione. Imparare a controllare saturazione e contrasto diventa quindi indispensabile anche con riferimento alla correzione dell'esposizione.
Altro elemento che incide su dette alterazioni è anche il programma di fotoritocco che si utilizza e, nell'ambito dello stesso programma, lo strumento che si adopera.

Correzione della sotto esposizione

Immagine di riferimento

Sotto esposta 1 Stop

Sotto esposta 2 Stop


Tutte le immagini qui proposte presentano un evidente difetto in comune : una vistosa presenza di linee cadenti.
Difetto, questo, assolutamente evidente nel muro collocato sulla parte destra dell'immagine.
Una inclinazione in senso opposto è però riscontrabile anche sull'edificio posto sullo sfondo

In questa sezione ci si occuperà esclusivamente di vedere come possa essere corretta una errata esposizione.
La correzione delle linee cadenti sarà illustrata nella sezione dedicata a tale argomento.

Come si può notare, l'immagine di riferimento presenta un cielo sovresposto che non mostra le nuvole, ben presenti nella seconda e terza immagine
Tuttavia, ai fini del presente capitolo, questo fatto non interessa volendosi solo mostrare come si possa modificare una immagine diversamente esposta ( di uno o due diaframmi) per ottenere un risultato predeterminato.

Recupero della sotto esposizione

Per attuare la correzione dell'immagine sotto esposta di un diaframma, come prima cosa, avviamo Gimp ed apriamo l'immagine.
Ora, cliccando su "Colore", si aprirà un menù a tendina e clicchiamo su "Curve".

La finestra quadrata che si apre mostra una diagonale al centro
Clicchiamo sul centro della diagonale e, mantenendo premuto il tasto, spostiamo il cursore verso l'alto : vedremo che l'immagine si va schiarendo. Seguitiamo a spostarci verso l'alto sino a quando non abbiamo raggiunto la luminosità corretta.

L'immagine seguente mostra cosa apparirà sul nostro schermo durante questa operazione.

Dall'immagine mostrata possiamo rilevare come si presenta la Finestra di "Curve" e come viene effettuato il movimento verso l'alto.
In proposito occorre sottolineare tre cose :

  1. lo spostamento della "Curva" deve essere effettuato "afferrandola" al centro
  2. nel sollevare la curva, non far scorrere il "punto di presa" verso l'alto o verso il basso; si otterrebbero risultati diversi.
  3. non modificare le altre impostazioni : "Valore" - "Anteprima" (spuntata) - "Arrotondata"

L'immagine seguente mostra il risultato della correzione apportata all'immagine sotto esposta di uno Stop

Immagine sotto esposta di 1 stop : corretta

Confrontando l'immagine corretta con quella di riferimento, sotto riportata, si può dire che la correzione non ha prodotto, complessivamente, effetti di rilievo sui colori.

Immagine di riferimento

L'immagine successiva mostra il risultato conseguito, operando con la stessa tecnica, sulla immagine sotto esposta di 2 Stop.

Immagine sotto esposta di 2 stop : corretta

Il recupero dell'esposizione appare sorprendente se si va a rivedere la miniatura dell'immagine prima della correzione.
Anche in questo caso i colori appaiono soddisfacenti, in quanto non fortemente alterati. Si può notare, tuttavia, una accentuazione del rosso sulla palazzina di sfondo, sulla sinistra, ed una leggera componente gialla sulla palazzina di destra
Più vivace appare, infatti, anche il giallo della mimosa : effetto, quest'ultimo, tutt'altro che sgradevole, ma non rispondente all'immagine di riferimento.

Correzione della sovra esposizione

Recuperare una immagine sovra esposta è assai più difficile e, oltre limiti assai ristretti, impossibile.
Le possibilità di recupero dipendono da due fattori :

  • il grado di sovra esposizione
  • il contrasto dell'immagine

La sovra esposizione, oltre certi limiti, "brucia" le parti sovra esposte cancellando i particolari che vi ricadono.
Un cielo "bianco" non potrà mai restituire l'azzurro che non è stato catturato al momento dello scatto.
Si comprende facilmente come, di conseguenza, la presenza di zone scure ed eccessivamente chiare nella stessa immagine renda estremamente difficile, per non dire impossibile, recuperare le ombre senza "bruciare" le zone chiare già troppo esposte.
Vale pertanto la regola, che si applica alle diapositive : "esporre per le luci".
Intendendo, con ciò, dire che, in presenza di una scena con forte contrasto, conviene salvaguardare le alte luci a scapito delle ombre, in quanto la sotto esposizione di queste è più facilmente recuperabile.

Ciò premesso, prendiamo in esame due immagini sovra esposte.

Immagine di riferimento

Sovra esposta 1 Stop

Sovra esposta 2 Stop


Come si era già rilevato, la stessa immagine di riferimento presenta un cielo sovresposto che non mostra le nuvole, ben presenti nelle immagini sotto esposte
Vediamo ora se sia possibile riottenere il cielo che caratterizza l' immagine di riferimento nelle due altre immagini sopra proposte.

La correzione sarà effettuata con la stessa tecnica illustrata precedentemente, con l'avvertenza di spostare la curva verso il basso e non verso l'alto.

Immagine sovra esposta di uno stop : corretta

Il risultato presenta colori più accesi rispetto all'immagine di riferimento e anche una maggiore luminosità. L'effetto può anche risultare più gradevole, ma indica una non completa capacità di correzione.

Passiamo ora ad esaminare la correzione dell'immagine sovra esposta di 2 stop.

Immagine sovra esposta di 2 stop : corretta

L' immagine, malgrado la correzione, presenta una luminosità decisamente superiore all'immagine di riferimento; di conseguenza, i colori risultano più accesi e, cosa più rilevante, alquanto alterati
Se si osserva. in particolare, il colore delle palazzine si può notare un eccesso di rosso.
Anche il verde del prato appare eccessivamente brillante ed abbastanza innaturale.
Il risultato conferma quindi quanto si è detto in merito alla difficoltà di recupero della sovra esposizione.
Tuttavia, se si considera l'immagine di partenza, resta considerevole il recupero effettuato.

GIMP offre notevoli possibilità di intervento e meriterebbe un approfondimento da parte di chi punti a risultati ottimali
Lo stesso uso di "Curve" è in realtà abbastanza complesso ed il suo approfondimento non può essere completato nell'ambito di questo corso. Qualche ulteriore indicazione di rilievo è contenuta in questa stessa sezione, ma, per una completa conoscenza, si consiglia lo studio della guida GIMP o dei Tutorials reperibili nel Web.

E' già stato precisato nella Presentazione che le nozioni qui fornite costituiscono quelle istruzioni "essenziali" che, tuttavia, consentono di ottenere, comunque, risultati soddisfacenti
Si tenga ancora presente che in questo corso gli esempi prendono sempre a riferimento situazioni difficili affinché risulti evidente la necessità di curare il momento della ripresa. Le immagini affette da gravi carenze, quando anche permettono considerevoli miglioramenti, difficilmente consentono un perfetto recupero.

Non bisogna mai dimenticare, quindi, che buone immagini si ottengo solo da buone riprese
Inoltre, i formati Jpeg e simili non offrono le possibilità di correzione consentite con il formato RAW
Non dimentichiamo però che il RAW è un formato "proprietario", diverso per ogni casa costruttrice e che non tutti i programmi di fotoritocco sono in grado di leggerlo. Ottime foto si possono ottenere anche con Jpeg : basta curare la ripresa.

Nella sezione tecniche particolari vengono esaminate metodiche che consentono di "dominare" il contrasto delle immagini anche con Jpeg.

Modificare l'esposizione di alcune parti dell'immagine

Non di rado può rendersi opportuno modificare solo alcune zone dell'immagine. Più spesso, forse, questa esigenza si avverte per recuperare dettagli nelle ombre. Ciò in quanto, chi è accorto, in presenza di una illuminazione fortemente contrastata, si preoccuperà di salvare le parti più luminose con inevitabile "chiusura" delle parti meno illuminate.
Altra causa, assai frequente, è l'uso della esposizione automatica. Anche i sistemi esposimetrici che effettuano la lettura su più zone (ormai ampiamente diffusi) tendono a essere molto influenzati da luci molto forti o che occupano una vasta area.

Le indicazioni che seguono valgono sia per il recupero delle ombre che delle alte luci, con la consueta avvertenza : il recupero della sovra esposizione è assai più difficile, per non dire improbabile, che in caso di sotto esposizione.

Le tecniche che possono utilizzarsi sono essenzialmente tre :

  1. Selezionare la parte che si vuole modificare e poi variarne la luminosità con lo strumento "curva" : questa tecnica presuppone la possibilità di poter circoscrivere la zona ; sarebbe teoricamente possibile intervenire anche tramite una serie di successivi ritocchi, suddividendo la zona in più parti, analogamente a quanto illustrato per la correzione del colore.
    Occorre aver presente, tuttavia, che, nel caso della esposizione, sarà assai difficile graduare le correzioni in modo tale da evitare che si distinguano le diverse zone di intervento.
    E' pertanto preferibile, in linea di massima, usare "curva"
  2. Utilizzare "pennello "schiarisci" (o "brucia") : questo strumento è idoneo solo quando si voglia operare su piccole zone
    E' sempre consigliabile operare regolandone l' intensità su valori bassi, salvo effettuare più interventi successivi.
    Opportunamente usato, può servire a creare luci ed ombre in alcune zone dando maggiore plasticità ad una immagine.
    Si pensi ad un viso troppo in ombra: creando od accentuando luci ed ombre su alcune zone può assumere una maggiore plasticità.
  3. Usare lo strumento "curva" in modo che questo agisca solo sulle ombre o solo sulle luci : per far questo si bloccherà la curva, che in apertura si presenta come una diagonale, in corrispondenza di quelle zone di luminosità che non debbono essere modificate.
    La parte alta della diagonale riguarda le alte luci, la parte intermedia le luci intermedie. La parte inferiore rappresenta le zone d'ombra.
    Cliccando sulle zone che non debbono essere variate, queste vengono bloccate. Successivamente, sollevando la parte bassa della curva si vedranno schiarire le parti più scure. Occorre fare attenzione a non esagerare, giacché uno schiarimento eccessivo appiattisce la zona ed evidenzia il rumore, sempre in agguato nelle zone sotto esposte.
A seguire si mostrano alcuni interventi realizzati con le tecniche sopra riportate. Gli esempi si riferiscono tutti a recupero delle ombre.

Utilizzo integrale della curva su selezione

Immagine originale n. 1

Immagine selezionata n. 1

Dell' immagine iniziale, per la verità già soddisfacente, si può voler aumentare la illuminazione delle parti più scure del primo piano, per un gusto personale
Si noti come nella seconda immagine siano state selezionate solo le parti più scure del vaso e del cactus. Sono state lasciate fuori dalla selezione i bordi più illuminati del cactus e del vaso e le altre parti vicine, già adeguatamente luminose.
E' stato escluso anche l'oggetto in primissimo piano, benché assai scuro per due motivi :

a) è un pò fuori fuoco e, schiarendolo, questa carenza sarebbe apparsa più evidente;

b) risulterebbe innaturale che un oggetto posto dietro il vaso risulti maggiormente luminoso

L'immagine che segue presenta il risultato ottenuto con lo strumento "curva" utilizzato come più sopra illustrato, vale a dire trascinando la curva verso l'alto "afferrandola" dal suo punto centrale.
In tal modo si realizza un aumento della luminosità su tutta la selezione e su ogni zona di essa.

xxxxxxxx Immagine corretta n. 1


Utilizzo dell strumento Pennello schiarisci/brucia

L' immagine seguente mostra una rosa gialla su fondo scuro
Anche in questo caso l'intervento risponde ad esigenze di gusto personale
Il fondo così indistinto può non piacere, come anche le foglie in primo piano che risultano un poco appiattite, con scarso spessore.

In questo caso l'intervento è stato effettuato alternando il pennello " schiarisci " con quello "brucia".
Si sono schiarite alcune parti di dettaglio, sullo sfondo, a destra della rosa, per dare maggiore "profondità" all'immagine.
Della rosa sono state schiarite alcune parti : essenzialmente le parti chiare ed i bordi dei petali. Questo intervento, unitamente ad un leggero scurimento di alcune piccole zone in ombra all'interno del fiore, ha conferito maggiore plasticità alla rosa.
Un altro intervento di schiarimento è stato fatto sulla foglia in primo piano
E' essenziale in questo tipo di ritocchi non eccedere per non distruggere i passaggi delicati di luce, come quelli presenti sui petali del fiore.
Il "Pennello schiarisci/brucia", di regola, è stato utilizzato con una intensità variabile tra 5 e 10 ed un diametro piuttosto piccolo, dovendosi operare su zone di piccola dimensione. Naturalmente, ogni parte ha richiesto una serie di passaggi sino ad ottenere l'effetto desiderato.

Immagine originale n. 2

Immagine ritoccata : primo intervento

Un ulteriore aumento di "plasticità" dell'immagine si può ottenere con un lieve aumento del contrasto compensato da un leggero aumento della luminosità : quest'ultimo per evitare che il maggior contrasto alteri la colorazione di un fiore dai toni così delicati

Immagine con modifica del contrasto e della luminosità

Utilizzo di singoli settori della "curva"

Immagine originale n. 3

X
x
Impostazione della curva

Come si può rilevare dalla figura di destra, la "curva" è stata bloccata cliccando in vari punti, mentre è stato modificato il suo andamento nella parte più bassa corrispondente alle zone più in ombra.
Questo ha permesso di mantenere inalterate le zone bene illuminate, ma di schiarire, rendendole leggibili, le zone in ombra, precedentemente completamente "tappate".
Il risultato è mostrato nell'immagine che segue.

Immagine corretta n. 3

E' assai importante saper mantenere la variazione di luminosità entro i giusti termini.

I principali fattori da considerare sono tre :

  1. il limite imposto dal grado di sotto o sovra esposizione : schiarire troppo porta a desaturare la zona e perdere dettaglio. Scurire troppo aumenta la saturazione e fa perdere di leggibilità le ombre
  2. coerenza con le altre zone e con la direzione da cui proviene la luce : se la luce viene da sinistra, risulterà inaccettabile che siano illuminate zone poste sulla destra che, per la loro ubicazione, debbono necessariamente risultare meno illuminate.
  3. coerenza con il significato della ripresa : nell'immagine mostrata, una maggiore illuminazione del primo piano risulterebbe, oltre che incredibile, in contrasto con la motivazione stessa della ripresa.
    L' immagine chiaramente "poggia" proprio sul contrasto di illuminazione esistente tra primo piano e sfondo.

Con l'immagine seguente si vuole insistere, ancora una volta, sulla necessità di una corretta esposizione in fase di ripresa, non essendo illimitate le possibilità di recupero.
In particolare, si vuole far rilevare come sia difficile e assai limitato il recupero in presenza di una immagine che presenta simultaneameente zone sovra esposte e zone sotto esposte.

Immagine originale n. 3

Curva modificata per alte luci

La successiva immagine permette di apprezzare due cose :

  • l'effetto prodotto dalla modifica della curva nella zona delle alte luci, mostrata nell'immagine precedente.
    L'effetto è verificabile nell' immagine dove compare la bambina.
    Si tratta di un effetto misurato che risulta tuttavia chiaro osservando la colorazione del pavimento e la minore luminosità del radiatore.
  • l'ulteriore intervento sulla parte bassa della curva per schiarire le ombre

Curva modificata per le alte luci e le ombre

La successiva immagine di sinistra ci restituisce la veduta di assieme ed il risultato complessivo.

Nell'immagine si può osservare, oltre a quanto già rilevato in merito al recupero delle zone luminose, una evidente maggiore leggibilità delle ombre: particolarmente il viso della bambina.
Risulta comunque confermata la modesta possibiltà di recupero in situazioni con tali differenze di illuminazione.

L'immagine di destra permette di osservare la ulteriore successiva modifica che si è apportata alla curva nell'intento di schiarire maggiormente l'intera immagine.

Immagine corretta n. 4

Nuova modifica della curva

L'immagine sottostante mostra il risultato di questa ultima successiva modifica della curva, applicata ora che la differenza tra alte e basse luci è stata ridotta. Ciò nell'intento di schiarire in modo più marcato l' intera immagine,

L'immagine sovrastante ottenuta con quest'ultima variazione, benché risulti decisamente più luminosa ed equilibrata, rivela, anche ad un esame superficiale, un evidente forte decadimento : perdita di dettaglio, comparsa di "rumore", alterazione del colore (alquanto sbiadito),

E' doveroso sottolineare come la forte compressione e la ridotta risoluzione delle immagini utilizzate, imposta per un più rapido "caricamento" da parte del Browser, incida negativamente sulla loro qualità, ma sarebbe illusorio sperare grandi differenze proponendo immagini meno compresse. Infatti, resta sempre valido il confronto con le altre immagini avendo queste le stesse caratteristiche tecniche.

Altre metodiche consentono di "compensare" meglio le differenze di luminosità che possono riscontrarsi in alcune situazioni
A queste è dedicata la sezione "Tecniche particolari".

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